Ero disteso nella mia capsula spaziale, in quello che senza dubbio è l’ostello più figo in cui sia mai stato.
Improvvisamente, il telefono vibra: una notifica mi informa che ho ricevuto un match su Bumble.
Con curiosità, apro l’app per vedere di chi si tratta.
È una ragazza malesiana: pelle color caramello, piccolina, magra. Davvero molto bella (per non dire una figa della madonna).
"Ho fatto jackpot!" penso tra me e me.
Dopo aver scambiato qualche messaggio per rompere il ghiaccio, ero sul punto di invitarla per un aperitivo, ma mi ha anticipato:
“Prima che ti chiedo quando vederci, hai letto la mia bio?”
No, non l'avevo letta: era così bella che probabilmente avevo messo il like in automatico.
Sono ancora nuovo su queste dating app, e devo ammettere che non mi hanno mai convinto del tutto. Ma qui in Asia sono diffusissime, ai limiti dell’indispensabile, a detta di chi ci vive.
Di solito preferisco conoscere le ragazze “per caso”, in modo spontaneo. Non sono certo il tipo che esce con l’unico scopo di rimorchiare. Non mi interessa, non ho più diciassette anni. Se capita di incontrare una donna interessante, bene. Altrimenti, mi godo comunque la serata.
In India, però, il mio amico Akhil mi ha dato un consiglio diretto: “Se non sei il tipo da discoteche o locali pieni di gente, come pensi di conoscere qualche ragazza qui? Le indiane sono piuttosto riservate. Fidati, scaricati questa app, quest’altra e anche quest’altra.”
All’inizio ero un po’ titubante, ma poi mi sono detto: Perché no? Tanto vale provarci.
In fondo, è un approccio divertente e ti risparmia un bel po’ di tempo e soldi, che altrimenti investiresti solo nella speranza di incontrare una ragazza interessante per caso. Con queste app, almeno, sai già che c’è un’attrazione reciproca e un interesse comune a vedersi e passare del tempo insieme.
Comunque, tornando alla bellissima ragazza che mi aveva matchato su Bumble, mi sono chiesto: Ma perché mi fa questa domanda?
Ci eravamo appena detti che non ci piace stare troppo a messaggiare e che entrambi preferiamo incontrarci di persona per conoscerci meglio.
Mah.
Apro il suo profilo e confermo: che gran figa! Ma allora mi chiedo, cos’è che vuole che io veda?
Così inizio a leggere la sua bio.
“I am a transgender. I AM NOT A WOMAN. If you have any problem with that, don’t even take the time to swipe left and talk to me.”
Ah. Perfetto.
Non solo non è una donna, ma è anche acida (o acido?).ò
Non ho nulla contro le persone transgender, ma devo ammettere che non sono proprio il mio tipo. Non mi vogliate male.
In realtà, volevo dare fuoco al telefono.
Nemmeno per un secondo avrei immaginato che non fosse una donna.
Allora ripensavo all’altra sera in cui camminavo in una zona piena di locali, dove ho notato che più della metà delle donne qui sono bellissime. Non che esistano donne brutte – ogni donna ha la sua bellezza unica. Ma qui parlo di un livello di bellezza da modella di Intimissimi.
Ora, però, mi viene da chiedermi: quante di quelle che ho visto erano davvero donne e quante no?
Non lo so.
So solo che, da questo momento in poi, non riuscirò più a guardare una ragazza malese senza chiedermi se la sotto si nasconde qualche sorpresa…
A domani,
Grazie per aver letto fin qui!
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Per chi è nuovo da queste parti…
Mi chiamo Riccardo. Sono un viaggiatore senza dimora fissa, giro per il mondo e scrivo online.
In questo momento mi trovo in Malesia, immerso nel mio viaggio A Caso per l'Asia. Sono partito senza alcun piano o biglietto di ritorno, e ogni giorno documento un momento speciale della mia avventura.
La domenica pubblico un articolo in cui esploro una lezione differente che la vita mi ha insegnato, condividendo riflessioni e strategie che mi hanno aiutato a superare gli ostacoli.
Se anche tu sei un sognatore, se hai un animo irrequieto, se dentro di te arde la sensazione che ci sia "qualcosa di più” là fuori, allora La Cantina dei Dannati è il posto giusto per te.
Benvenuto, e buona lettura!
Ciao Caro Riccardo 😊.
Interessante questo post. Ho notato che qui in Italia c'è stato un forte aumento di trans negli ultimi anni oltre le classiche (p.......e), ah si adesso si chiamano Escort.