La Guerra del Cambiamento
Come trasformare la propria vita (e perché la maggior parte delle persone fallisce).
Ciao!
Mi chiamo Riccardo Cecco.
Sono un viaggiatore senza dimora fissa, giro per il mondo e scrivo online.
Parlo a chi sente di non appartenere. A chi sogna, ma senza farlo vedere troppo in giro.
Ogni settimana trovi storie vere, viaggi e cambiamenti.
Nessuna stronzata.

Non sono più la persona che ero una volta.
Pesavo 107 kg.
Fumavo un pacchetto di sigarette al giorno.
Canne dalla mattina alla sera.
Bevevo quotidianamente e mangiavo porcherie.
Passavo giornate intere sul divano a giocare alla Playstation.
Andavo sempre a dormire alle quattro di mattina e mi svegliavo alle due del pomeriggio.
Se uscivo di casa, era solo per andare a fare la spesa o per lavorare.
Questa era la mia vita.
Poi qualcosa è cambiato. Anzi, io sono cambiato.
Ho perso 37 kg.
Non fumo più.
Bevo solo quando desidero farlo.
Mangio bene e mi alleno regolarmente.
Mi sveglio presto. Scrivo. Viaggio.
E ogni giorno, cerco di aiutare altre persone a cambiare vita.
Sono cambiato così tanto che quella versione di me stesso è solo una vecchia memoria che devo tenere in vita per evitare che svanisca nel nulla.
Ma ecco una verità scomoda: il cambiamento non è una passeggiata, è una guerra.
E come ogni guerra, ha le sue regole, i suoi campi di battaglia e i suoi nemici da sconfiggere.
Se vuoi scoprire come vincerla, continua a leggere.
La maggior parte delle persone crede che la trasformazione implichi cambiare ogni abitudine da un giorno all’altro.
È così che si perdono.
Io stesso, provai diverse volte a cambiare le mie abitudini negative, ma cascavo ripetutamente nell’errore di voler fare tutto in un colpo solo.
Finivo per dare la colpa alla dieta che non funzionava, alla mancanza di tempo o di opportunità.
Erano tutte scuse.
Ora ho imparato che, per ottenere un cambiamento radicale e duraturo, devi essere pronto ad indossare l’armatura, a impugnare la spada e a scendere sul campo di battaglia.
Chi vince la Guerra del Cambiamento lo fa su due fronti:
La Battaglia della Mente
La Battaglia delle Azioni
O le combatti entrambe, oppure perdi.
Punto.
Entrambe le battaglie sono composte da tanti piccoli scontri. Ogni grande trasformazione è l’effetto di migliaia di micro-decisioni.
Per vincere la guerra, devi vincere le battaglie; e per vincere le battaglie, devi vincere gli scontri.
L’obiettivo della Battaglia della Mente è quello di ottenere un cambio d’identità. Per vincerla, devi adottare un approccio drastico.
Quando una persona dice che ha smesso di fumare da 11 giorni, perché lo dice?
Semplice: sta contando i giorni che passano prima di ricominciare.
Se vuoi smettere di fumare, ti devi identificare in una persona che non fuma, non in un ex-fumatore.
Se vuoi dimagrire, ti devi identificare in una persona sana, non in una persona che si mette a dieta.
L’obiettivo della Battaglia delle Azioni, invece, è quello di instaurare nuove abitudini. Pertanto, devi adottare un approccio graduale.
Non puoi pensare di correre una maratona se fino a ieri non hai mai corso. Devi prima imparare a correre 1 km. Poi 2 km. Poi 3 km. E così via.
Non puoi pretendere di scrivere un libro se non sai nemmeno qual è il messaggio che vuoi trasmettere. Devi prima concepire un’idea valida, stabilire una struttura e creare un indice. Poi, iniziare a scriverlo.
Ma ecco una buona notizia: cambiare non è facile, ma non diventa nemmeno più difficile di quanto lo è all’inizio.
Man mano che ottieni le prime vittorie, conquisti sempre più terreno, e la tua armata diventa sempre più formidabile.
Una volta acquisito lo slancio iniziale, diventi più cosciente dei pericoli e dei possibili agguati. Apprendi nuove abilità che ti permettono di essere pronto per i nuovi scontri che ti aspettano all’orizzonte.
Nonostante le due Battaglie del Cambiamento vengano combattute su due fronti differenti, contribuiscono in egual modo all’esito finale.
Gli scontri vinti sul fronte mentale danno fiducia ai soldati (le tue decisioni) che stanno combattendo sul fronte delle azioni, e viceversa.
A poco a poco, ti troverai a capo di un enorme esercito, fatto di azioni corrette e pensieri positivi, che combatte, allo stesso tempo, due battaglie differenti.
Le domande da porti, perciò, sono essenzialmente due:
Chi voglio essere? (Identità)
Come si comporta la persona che voglio essere? (Abitudini)
La risposta che dai a queste due domande è ciò che delinea la tua nuova versione.
Se non sai chi vuoi essere e che cosa devi fare per esserlo, cominciare la Guerra del Cambiamento è inutile, perché significa che non hai ancora le idee abbastanza chiare per poter avere successo.
Non conoscere la natura della tua guerra e le ragioni che la sostengono, ti porterà a sventolare bandiera bianca ancora prima di iniziare.
La mancanza di intenzionalità porta alla ripetizione di ciò che già conosci.
Qualche settimana fa, Laura Nasto, coach affermata ed esperta di trasformazioni, mi ha detto che il fattore più importante di tutti per portare i suoi clienti al successo è la definizione chiara di un perché.
Il perché, ovvero la chiarezza di intenti, un elemento essenziale per impedire che i piccoli scontri persi si trasformino nella disfatta dell'intera guerra.
Incappare in delle sconfitte è del tutto normale. Credimi, ti capiterà innumerevoli volte.
Tutti, ma proprio tutti, cadono, prima o poi.
La differenza tra chi realizza i suoi sogni e chi, invece, torna ad essere quello che è sempre stato, è che i primi si rialzano quando cadono. E sono capaci di farlo perché hanno ben chiaro qual è il loro perché.
Alcune volte, ti capiterà di cadere sulle ginocchia, altre volte con il culo per terra. Ma, fintanto che ti rialzerai e tornerai sui tuoi passi, sarai di nuovo sulla strada per la vittoria.
Paradossalmente, solo perdendo, solo sbagliando, puoi imparare dai tuoi errori e diventare abbastanza forte da poter vincere la Guerra del Cambiamento.
Lavorare solamente sulle azioni, tralasciando la mentalità, non ti permetterà di rialzarti quando ti capiterà di cadere.
Lavorare solamente sulla mentalità, trascurando le azioni, non ti permetterà di fare ciò che devi per raggiungere i risultati che desideri.
Successo = chiarezza di intenti + giuste azioni
Con il passare del tempo, il cambio d’identità ti aiuterà ad instaurare nuove abitudini. E queste, a loro volta, rafforzeranno sempre di più la tua nuova identità.
Sei ciò che fai, e il tuo modo di fare è il risultato di come pensi.
Per questo motivo, è fondamentale condurre le due battaglie contemporaneamente.
I primi scontri che ti troverai ad affrontare saranno i più difficili perché avrai anche bisogno di un pizzico di motivazione e di forza di volontà.
Se non le hai già di default, tuttavia, si tratta comunque di una notizia utile: vuol dire che non vuoi cambiare davvero, o comunque non abbastanza da investirci il sangue e la fatica necessari.
Questo non significa, però, che senza motivazione tu non possa cominciare.
La motivazione non è un elemento fondamentale.
Infatti, se rispetti il piano che ti sei imposto solamente quando ti senti dell’umore giusto per farlo, non cambierai mai.
Mollerai non appena le cose si faranno difficili.
La motivazione ti permette di dichiarare Guerra, ma è la disciplina che te la fa vincere.
La prima è un evento fuggevole, e produce emozioni.
La seconda è uno stile di vita, e produce risultati.
Da un certo punto di vista, potrebbe sembrare un po’ come il dilemma dell’uovo e della gallina, ma non lo è.
Puoi anche cominciare senza motivazione e riuscire ad andare avanti soltanto con la disciplina, ma non puoi fare il contrario.
Questo non significa che la motivazione sia una cosa inutile, ma non puoi fare affidamento su di essa. Se lo farai, ti tradirà.
Non cercarla nemmeno, altrimenti ne diventerai dipendente: lascia che arrivi da sé, tramite i risultati che ottieni.
Non puoi agire solo dopo aver letto “quel libro”, o dopo aver visto un altro video motivazionale.
L’azione deve essere parte di te. Sempre. Non solamente quando sei nel “giusto” stato d’animo.
Nel momento in cui pensi “Mi manca la motivazione per iniziare,” stai procrastinando ciò che devi fare ad un futuro che non arriverà mai.
E se arriverà, sarà perché avrai toccato il fondo.
Sarà già successo ciò che avresti voluto evitare quando andavi in cerca della motivazione per cominciare.
La capacità di combattere la Guerra del Cambiamento è la linea che separa una vita piacevole da una vita di merda.
Perché il cambiamento è l’unica costante universale nella vita di tutti.
È inevitabile, e ti costringerà a numerose deviazioni.
Ma è proprio in questi cambi di direzione che risiede il tuo potere.
Puoi decidere di lasciarti trascinare dagli eventi.
Puoi deprimerti e lamentarti di quanto tu sia sfortunato o di quanto la vita sia ingiusta.
Oppure, puoi assumerti la responsabilità per ciò che ti sta accadendo e scegliere come reagire ad ogni evento.
Concederti del tempo per leccarti le ferite è importante ma, se non te ne prendi cura, rimarranno aperte e finiranno per non cicatrizzarsi mai.
Opporre resistenza al cambiamento causa maggiore sofferenza.
Accoglierlo e adattarti ad esso, invece, ti permette di crescere e migliorare.
È più difficile di quanto vorresti, ma molto più facile di quanto immagini.
E sai una cosa?
Nel momento in cui ti accorgerai di avercela fatta, proverai la sensazione più appagante del mondo.
A domenica prossima,
PS: vuoi sapere come ho applicato questi principi per perdere 37 kg e cambiare completamente la mia vita?
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Ciao, Riccardo. Grazie 😊