Lascia Che Accada
I sogni si avverano nella resa: rinuncia al controllo e accogli la magia.
Ero solo un bambino quando venni a conoscenza dell’esistenza dell’aurora boreale.
Pensavo che cose del genere si potessero vedere solo nei film d'animazione. Ne rimasi folgorato. Feci qualche ricerca e, dopo averne constatato l'esistenza, cominciai a sognarla ad occhi aperti ogni giorno. Immaginavo un futuro in cui sarei stato disteso sulla neve, sotto le stelle della Lapponia, ammirando questa divinità verde prendere il possesso del cielo.
Stilai una lista delle 101 cose da fare prima di morire (non so perché 101, ma per qualche motivo, quel numero mi affascinava) e cominciai proprio da lei: “1. Voglio vedere l’aurora boreale.”
A 24 anni cominciai a vagabondare, preferendo sempre destinazioni calde e soleggiate. La mia unica motivazione per dirigermi verso Nord sarebbe stata proprio l’aurora. All’epoca, però, non navigavo nell’oro e non mi potevo permettere un viaggio così costoso senza avere la garanzia di riuscire a vederla (spoiler: i paesi del nord sono spettacolari e, con o senza aurora boreale, ne vale sempre la pena).
Nel luglio dello scorso anno, però, ebbi un'opportunità unica, di quelle che capitano una volta nella vita. Mi stavo trasferendo da Valencia a Lisbona. Avevo il volo nel carrello, il bagaglio aggiunto, il posto selezionato e mancava solo da cliccare su “Compra il tuo volo”.
Squillò il telefono.
Era un messaggio vocale della mia ex: “Hey, come va? Ascolta… Ma non è che per caso saresti interessato a lavorare in Islanda per qualche mese? Degli amici di mia sorella stanno cercando qualcuno da aggiungere allo staff del loro ostello.”
Nonostante avessi già pianificato il trasferimento a Lisbona, con lavoro e alloggio inclusi, una lampadina verde si accese nella mia mente: la possibilità di vedere l’aurora. Dovevo pensarci su. D'altronde, sarebbe stata una decisione drastica, un cambio di direzione repentino e inaspettato. Mi ci vollero quattro secondi per rendermi conto che, in realtà, non c'era nulla su cui riflettere. Se non proviamo a realizzare i nostri sogni, che cosa viviamo a fare?
Una settimana dopo, atterrai nella Terra del Ghiaccio e del Fuoco.
Durante il primo mese e mezzo il sole non tramontava mai completamente, quindi niente aurora. Non che potessi lamentarmi dei tramonti islandesi di mezzanotte…
A settembre, le notti cominciarono a tornare, diventando sempre più scure e rivelandomi i cieli più stellati che avessi mai visto. Fu la prima volta che riuscii a vedere così nitidamente la via lattea a occhio nudo, circondata da quell’incantevole polvere di stelle.
Tuttavia, riuscire a vedere l’aurora boreale non è affatto scontato. Anche con cieli sereni e alta attività, non è detto che si manifesti. È timida e imprevedibile: a volte appare per pochi istanti, altre volte per diverse ore consecutive, ma non puoi mai avere la certezza di sapere come si comporterà. D’altronde, tutte le cose più belle nella vita, sono fatte di momenti. Sono effimere. Imprevedibili.
Era il mio ultimo mese in Islanda, e desideravo ardentemente spuntare quel sogno in cima alla lista del piccolo Riccardo. Costi quel che costi. Pertanto, decisi di adottare la soluzione più stupida e ovvia: evitare di dormire. È incosciente, lo so, ma a volte i desideri sanno essere ben più potenti della razionalità.
Le prime due settimane di settembre dormii una media di 3-4 ore a notte. Ero esausto. Avevo un gran mal di testa e stavo cominciando a incazzarmi. In quelle settimane, tutti i miei colleghi l’avevano vista almeno una volta. Sembrava che il Cosmo si stesse prendendo gioco di me, mostrandola solo nelle poche ore di sonno che mi concedevo per evitare di morire in piedi. Alla terza settimana, con le occhiaie di un tossico e la lucidità mentale di un malato di alzheimer fatto di crack, iniziai a mostrare segni di cedimento. Un giorno, mentre lavoravo, notai come ogni cosa mi apparisse eccessivamente pesante. Ero distrutto. In quel momento, ricordai una frase dell’Alchimista: "Quando desideri qualcosa, tutto l’Universo cospira affinché tu possa realizzare quel desiderio." Decisi che quella sera mi sarei concesso una gran bella dormita. Fanculo l’aurora. Se fosse stato nel mio destino, l’avrei vista. Altrimenti, avrei accettato il volere del Cosmo.
Ero talmente stanco che non riuscivo ad addormentarmi, finché, dopo essermi girato e rigirato nel letto per un paio d’ore, crollai in un sonno profondo.
Qualche ora dopo, venni svegliato dal rumore dei passi pesanti e rapidi del mio coinquilino che rientrava dal lavoro. Spalancò la porta: "Ric! Ric! Svegliati! C’è un’aurora spietata!" disse con il suo accento romagnolo. Ancora tra il mondo dei sogni e la realtà, mezzo addormentato, scoppiai a ridere per l’uso dell’aggettivo "spietata". Dopodiché realizzai: “Aurora spietata? Aurora? Cosa?!”. Mi alzai di soprassalto e corsi fuori. Quello che vidi mi lasciò senza parole.
Un’armoniosa danza di luci verdi dominava il cielo. Era come assistere a un’opera, senza che l’azione scenica fosse abbinata ad un canto o ad una musica. C’era un solo attore davanti a me, ed era l’intero Universo. Mi sentii tutt’uno con ogni cosa. Era uno spettacolo così maestoso da non lasciare spazio ad alcun pensiero. I miei sensi stavano usando il 110% della mia energia per contemplare e assorbire quel momento.
Dopo dieci minuti, una folata di vento gelido mi riportò alla realtà. Mi risvegliai da quel torpore di magia smeraldina che aveva conquistato la mia vista e la mia anima. Ero in mutande, maglietta e scarponi da trekking. Alle due di notte, con temperature sotto zero. Fino a quel momento, non ci avevo nemmeno fatto caso. Rientrai per vestirmi e poi tornai fuori con il mio diario per immortalare le emozioni che provavo.
Non solo avevo visto uno degli eventi naturali più rari e incantevoli del mondo, ma appresi anche una lezione importante.
Lasciai scorrere la penna, permettendo al flusso dei miei pensieri di galoppare libero sulla carta:
A volte, le cose non vanno forzate o inseguite con eccessiva ossessione. Non crearti mai troppe aspettative. Le esperienze più straordinarie accadono inaspettatamente, senza preavviso, quando sei meno concentrato su di esse e più presente nel momento. È abbandonando la pretesa di sapere sempre cosa è meglio per te che crei spazio per nuove opportunità e sorprese. Abbi fede e fiducia nell’invisibile. Lasciati cullare dal flusso naturale degli eventi. Ogni cosa arriva a suo tempo e nel modo più adatto. Sii paziente, apprezza il viaggio, e accogli con gioia tutto ciò che la vita ti offre. La vera magia si manifesta quando smetti di inseguirla. Perciò, semplicemente, vivi.
A domenica prossima,
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